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ROSACROCE OGGI per i BAMBINI

Proteggiamo i nostri bambini

 

 

In questa pagina, troverete il contenuto di una lettera, inviatami dalla sig.ra Sara Luce, responsabile del sito: www.leparoledegliangeli.it , che invitiamo a visitare, per le affinità spirituali che possiede con il nostro sito.

"Mio caro Sergio, in questi giorni ho ripreso in mano un articolo sulla pedofilia che scrissi qualche anno fa. Data la sua importanza, ho pensato di inviartelo così potrai, se vuoi, diffonderlo a tua volta. Un dolce abbraccio, Sara Luce".

 


 

Maltrattamento e abuso sessuale dei minori

 

Sulla pedofilia è stato scritto tanto e tante sono le persone che lavorano per proteggere le nostre bambine e i nostri bambini, ma per proteggere a nostra volta tutte le giovani creature abbiamo bisogno di informazioni per capire e per aiutare nel modo migliore un bambino che stia subendo un’esperienza di questo tipo; ho fatto una ricerca su internet e finalmente ho trovato questo articolo che ritengo veramente utile allo scopo; il testo originale trascritto dal sito è stato arricchito con altre conoscenze e con tanta speranza di essere stata utile a voi e a tutti i bambini. Nell’articolo troverete i "campanelli d’allarme" che indicano cosa sta succedendo al bambino, cosa non fare e cosa fare.

In generale i problemi che si trova ad affrontare il genitore di fronte alla rivelazione di maltrattamenti o di violenza sessuale da parte del figlio sono di difficile gestione. Ciò che si richiede è soprattutto un'attenta condotta da parte dell'adulto al fine di proteggere il minore dalla violenza supplementare di interrogatori ripetuti, spesso stressanti quanto indispensabili, per il bambino. Spesso il minore vittima di violenza è troppo piccolo per tradurre in parole l'accaduto. Altre volte è costretto dall'abusante stesso a mantenere segreto l'accaduto o si chiude nel silenzio perché si sente colpevole per l'accaduto. Inoltre nella rivelazione di abuso il bambino è potenzialmente esposto all'incredulità dell'adulto, al timore di incorrere nel biasimo e nell'accusa del genitore cui viene denunciato l'atto. In effetti il bambino o l'adolescente deve fare uno sforzo molto intenso per vincere la tendenza a tacere circa una esperienza di cui si vergogna e di cui si sente in parte responsabile al di là di ogni elemento reale. Si tratta così di saper accogliere le parole del minore garantendogli il massimo spazio d'ascolto e protezione possibili.

Il bambino vittima di maltrattamento mostra spesso una sintomatologia composita, aspecifica, che pur non costituendo quindi una prova certa che vi sia stato un abuso ai suoi danni, certamente può rappresentare un segnale d'allarme per la famiglia. Qui di seguito elenchiamo alcuni dei segni o indicatori comunemente interpretati da alcuni studiosi del fenomeno come caratteristici del bambino vittima di violenza; tenete conto che si manifestano due o più sintomi di quelli sotto indicati e fate attenzione alle volte in cui pensate o dite "CHE STRANO ….", viene naturale ed è un importante campanello d’allarme:

  • Riduzione dell’autostima :per esempio il bambino dice "non sono capace, non io"

  • Difficoltà ad amare o a dipendere dagli altri : è meno affettuoso, dice "faccio io, ci penso io"

  • Comportamenti aggressivi o distruttivi : piange o urla con facilità, cambia improvvisamente umore; se la prende con i suoi giochi preferiti o mette il muso o percuote con spinte le persone per lui importanti

  • Comportamenti di ritiro; paura di intraprendere nuove relazioni o attività: è stranamente silenzioso, non sembra interessarsi ad attività che per un bambino della sua età dovrebbero essere solitamente graditi, non sembra incuriosito (come lo è di solito) alle novità e alle nuove conoscenze

  • Fallimenti scolastici o cadute del rendimento: il bambino è distratto e svogliato e anche la maestra si è già accorta che qualcosa non Va.

  • Abuso di droga o alcool (per gli adolescenti)

Più in particolare il bambino sessualmente abusato può mostrare, oltre ai segni sopra elencati, anche:

  • Interesse inusuale verso questioni sessuali: il bambino pone domande per capire se tra amore e sessualità c’è un nesso e se c’è sempre amore nella sessualità

  • Disturbi del sonno, incubi, terrore notturno, enuresi: il bambino ritorna a fare la pipì addosso e non solo a letto, fa sogni paurosi con figure o mostri grandi che lo inseguono o lo trattengono contro la sua volontà

  • Ansia, depressione e comportamenti di isolamento: il bambino vi stà sempre accanto, non vuole rimanere da solo con una certa persona, vi chiede di non lasciarlo solo "Tu mi starai vicino?, non mi lascerai da solo?" spesso è proprio questa frase-domanda che usa il bambino per comunicare il proprio problema

  • Comportamenti seduttivi nei confronti degli adulti : corteggiamenti sessualmente seduttivi, ricerca del bacio sulla bocca, toccamenti che non si avvertono come carezze o coccole

  • Sentimenti relativi al proprio corpo vissuto come sporco o danneggiato: acqua e sapone vengono super usati ed aumenta anche la durata dei vari lavaggi; il bambino sembra preoccupato per la propria salute e vi racconta di tanti piccoli doloretti un po’ qui e un po’ lì

  • Contenuti sessuali o aspetti dell'abuso rappresentati in giochi, disegni o fantasie: osservate, non visti, quando i bambini giocano da soli, guardate con cosa giocano, cosa fanno fare ai giochi e soprattutto cosa fanno dire ai personaggi durante il gioco, nei disegni osservate se disegnano un personaggio e poi lo cancellano brutalmente con colori o gomma

  • Fughe ed evitamenti: il bambino comincia ad inventarsi mille scuse per non incontrare una certa persona, piange, si arrabbia, protesta, si fa venire malanni improvvisati, dovete alzare la voce o trascinare il bambino a forza; occorre sempre chiedere dolcemente al bambino il perché non vuole andare a trovare una certa persona

  • Comportamenti suicidi e condotte delinquenziali

E' importante sottolineare che se l'adulto riscontra due o più indizi esposti o dispone della sola rivelazione del minore, si rivolga al più presto a tecnici specializzati del settore anche perché qualche volta, il disagio può essere letto come il segno di un malessere del bambino che può aver avuto origine sia da particolari situazioni conflittuali tra i genitori (difficoltà relazionali del minore a causa di conflitti coniugali, separazioni, divorzi ecc.), che da specifici disturbi psichici infantili o adolescenziali (isteria, psicosi ecc.).

Cosa non fare:

Evitare di avere reazioni eccessive quando il bambino rivela l'accaduto, in quanto il bambino richiede aiuto e sostegno dall'adulto. Non forzare il bambino a parlare, permettere al bambino di parlare in pace. Non confrontare l'abusante con le dichiarazioni del bambino in presenza di quest'ultimo. Non criticare in alcun modo il comportamento del bambino. Non mostrarsi arrabbiati verso il bambino, in quanto quest'ultimo può interpretare erroneamente la rabbia o il disgusto dell'adulto. A nostro avviso è anche non consigliabile rivolgersi ad un consulente tecnico privato per far vedere il bambino. Situazioni di tale gravità devono essere osservate e denunciate con la massima garanzia di neutralità, cosa non possibile all'interno di un rapporto privatistico. La conseguenza più probabile del coinvolgimento di un tecnico privato è che il bambino sarà sottoposto ad altri successivi interrogatori da parte dell'esperto incaricato dalla Magistratura. Ci rendiamo conto che in situazioni di angoscia e di grave conflitto familiare il parere del tecnico possa essere utile, ma a nostro avviso non si dovrebbe coinvolgere il minore se non quando strettamente indispensabile.  

Cosa fare

Credere alle parole del bambino e non biasimarlo per l'accaduto. Dare messaggi positivi al bambino per il fatto che ha trovato il coraggio di rivelare cosa gli è accaduto. Ricorrere alla consulenza di personale esperto e rivolgersi al più presto alla sede del Tribunale per i Minorenni. Chiedere che la prima audizione del minore avvenga alla presenza, oltre che del Magistrato, di un tecnico esperto (Neuropsichiatra Infantile, Psicologo) al fine di ridurre quanto più possibile il numero degli interrogatori del minore. L'attuale normativa permette sia audizioni protette che l'utilizzo di mezzi audiovisivi.

 

Sara Luce

www.leparoledegliangeli.it

 

  

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