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I PERICOLI DELL'IPNOTISMO

Dominare gli altri tramite il potere della volontà, è un attacco mentale molto più riprovevole di un assalto o attacco a livello fisico. Quest'assalto mentale che è chiamato "ipnotismo" è qualificato nei suoi effetti, alla stessa maniera di un'aggressione nel mondo fisico. Un uomo forte può dare un colpo poco amichevole, per far sì, che un altro uomo, compia la sua volontà oppure, può mollargli un colpo violento che lo lasci incosciente. Il venditore ipnotista amministra esattamente la forza, necessaria a far sì che il suo cliente, compri o acquisisca qualcosa di cui non ha bisogno o che non è alla portata dei suoi mezzi e lo illude convincendolo, che è un commercio legittimo.

Brutta e spregevole è l'azione fisica violenta, ma non è tanto dannosa quanto gli effetti, che a posteriori, producono, la pratica di indurre gli "individui" in un sonno ipnotico. L'enormità di questo crimine può apprezzarsi unicamente, quando è possibile vedere gli effetti che produce quest'azione, sui corpi invisibili dell'uomo.

Una caratteristica dei corpi invisibili dell'uomo è che operano sotto l'impulso della Volontà. Ogni impulso che viene da Dentro ha la sua origine nella volontà dell'uomo stesso, mentre gli incentivi all'azione, sorgono da fonti Esterne, comunemente chiamate "circostanze", in pratica quelle che hanno la loro origine nella Volontà altrui. La differenza tra l'uomo di carattere forte, buono o cattivo e l'Uomo Debole, poggia sul fatto che il primo è spinto dalla Sua, Propria, Volontà, agendo da dentro, ciò gli permette di operare le sue azioni da egli stesso determinate, senza tenere in nessun conto delle circostanze.

D'altra parte il debole che non ha volontà, è il giocattolo inerme delle circostanze, dominato per la volontà degli altri, naufrago nel mare tempestoso della vita.

Nessuna persona di forte volontà può essere dominata da un ipnotizzatore in tal allargamento che arrivi a dominarlo completamente, perciò chi mantiene un atteggiamento mentale positivo non può essere tenuto soggetto. Così che, per poter operare, alla fiduciosa vittima è detto, innanzi tutto, di mettersi in un atteggiamento mentale perfettamente negativo e di desiderare di dormire. L'interesse dell'ipnotizzatore allora, si dirige verso il capo della sua vittima, percuotendo la testa del suo corpo vitale fino a strapparla via da quella fisica, in modo tale da rimanere appesa come una collana di grossi rulli intorno al collo, come se fosse un collo rugoso.

In questa maniera si taglia la connessione tra l'Ego ed il corpo denso come nel sonno ed i veicoli superiori si ritirano. Ma ora, c'è una condizione diversa da quella dello stato di assopimento. La testa del corpo vitale della vittima, non è nel suo posto dovuto, avvolgendo e compenetrando la testa fisica della vittima. Ora è attraversata dall'etere del corpo vitale dell'ipnotizzatore e in questa maniera, egli ottiene potere sulla sua vittima.

Se sappiamo ciò che significa "intercettare una linea", avremo per lo meno, in un certo grado, una chiara chiave d'interpretazione della relazione esistente tra l'ipnotizzatore e la sua vittima. Se un uomo ha un telefono privato diretto, dalla sua casa al suo ufficio e qualcuno fa una connessione tra le due case, potrà intercettare i suoi messaggi, venendo a conoscenza delle questioni dell'uomo d'affari, spedizioni d'ordini, etc. L'ipnotizzatore fa qualcosa di simile. Intercetta la linea di comunicazione tra l'Ego ed il corpo denso della sua vittima, interponendo parte di se stesso nella linea, ed in virtù di ciò, può obbligare l'Ego ad uscire dal mondo invisibile e ad ottenere lì per li, quanto è possibile, qualunque informazione che desideri, o può far sì che il corpo denso dell'individuo faccia pazzie o esegua atti criminali, d'accordo con i desideri dell'ipnotizzatore.

Ma non è questa la cosa peggiore dell'ipnotismo. Il più grave e maggiore dei pericoli per la vittima, sta nel fatto che una volta che parte del corpo vitale dell'ipnotizzatore si è introdotto in quello di questa, essa non è più in grado, al suo risveglio, di rigettarlo completamente. Una piccola parte dello stesso rimarrà e formerà un nucleo, mediante il quale l'ipnotizzatore potrà nuovamente ottenere l'entrata e soggiogare più facilmente la sua vittima per una seconda volta e ad ogni occasione, aggiungere qualcosa di più a quella sostanza, e così la vittima continuerà a rimanere gradualmente impotente ed abbandonata, diretta dalla volontà del suo dominatore, indipendentemente dalla distanza che può intercorrere tra i due, fino a che la morte dell'uno o dell'altro, terminerà ogni connessione tra loro.

Questo residuo del corpo vitale dell'ipnotizzatore è anche il magazzino di ciò che si dovrà eseguire nel futuro, esso implica l'attuazione di certe azioni in un determinato giorno ed ora; quando arriverà il momento richiesto, quest'impulso opererà alla stessa maniera di una molla di un orologio-sveglia e la vittima, dovrà realizzare l'ordine impartitogli, anche l'assassinio, senza sapere che è influenzato da un altro. Morendo l'ipnotizzatore invece, tutte le sue vittime si libereranno e nessuna suggestione susseguente potrà influenzarli più.

Si dice a volte, che l'ipnotizzatore usa beneficamente la sua forza mentale per curare l'alcolismo o altri vizi e si accetta facilmente, che da questo semplice punto di vista materiale, debba essere così. Ma dal punto di vista delle "scienze occulte" è quanto mai lontano dall'essere così. Come tutti gli altri desideri, la sete di liquori è riposta nel corpo dei desideri ed è dovere dell'Ego dominarlo con il potere della sua volontà. Per questo motivo l'alcolista è posto nella scuola dell'esperienza che si chiama vita, e nessuno può operare quella crescita morale al suo posto, come nessuno potrà digerire del cibo al posto di un altro.

Secondo la natura, egli non ha bisogno che sia corretto tramite l'intervento di altri; ognuno deve risolvere i propri problemi e dominare i propri difetti mediante la propria volontà. Pertanto, se l'ipnotizzatore migliora il corpo dei desideri di un ubriacone, l'Ego dell'ubriaco dovrà imparare le sue lezioni in un'altra, futura, vita, se egli cesserà di vivere prima dell'ipnotista. Se sarà l'ipnotista invece a morire per primo, l'uomo tornerà inevitabilmente a prendere di nuovo dell'alcool, perché in questo caso, la parte del corpo vitale dell'ipnotista che frenò quel brutto desiderio, graviterà indietro, ritornando al suo corso normale e l'azione intrapresa in precedenza, si annullerà. Permanentemente, l'unica strada per dominare un vizio è la propria volontà. È indegno l'uomo che usa il suo potere mentale, egli è il peggiore degli umani, il criminale più dannoso della sua specie.

Il più ingannevole di tutti i mali è quello eseguito sul piano dell'azione mentale, dove un uomo di bassa levatura, dall'apparente rispettabilità, su cui spesso scende il manto della benevolenza, è in grado di appassire la vita di altri uomini, piegandoli alla sua volontà ed hai suoi fini, e nonostante tutto apparire come irreprensibile, fino ad esser visto come un amico ed un benefattore per la sua vittima.

La sua trasgressione è punita spesso durante la stessa vita nella quale si commette, ma frequentemente nelle vite posteriori, trova la sua espiazione, in una "idiozia" congenita. Il crimine determinato dall'ipnotismo è, nel fatto, una fase del "Peccato Contro lo Spirito Santo". Il male spirituale dell'ipnotismo si può ben affermare che è il maggiore crimine sulla terra ed il più grande pericolo per la società.

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A.C.R.O. - Gruppo di Studi Rosacrociani di Roma - 
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