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CHI È IL MAESTRO?

 

I nostri studenti si pongono spesso domande sul Maestro: "Chi è e quale è il suo ruolo nel nostro lavoro". Una delle domande più frequenti è questa: "Il Maestro vive nella Sede?". La risposta è No. La sua influenza è, naturalmente, sentita in particolari momenti dell'anno, ma Egli non vive a Oceanside.

Ci viene rivolta spesso questa domanda perché la gente fraintende la natura della nostra Fraternità. Molti studenti ne parlano come di una Scuola di Misteri e quindi, pensano che il Maestro operi e viva qua. Inoltre credono che tutti coloro che vivono nella Sede siano degli Iniziati o perlomeno dei Discepoli.

L'Associazione Rosacrociana non è in verità una Scuola di Misteri; è una scuola preparatoria per l'Ordine Rosacrociano, ma non è l'Ordine. Questo significa che l'Associazione mostra la strada a coloro che desiderano seguire il Sentiero dell'Iniziazione così come è predisposto dall'Ordine Rosa croce.

Noi non conferiamo l'iniziazione a nessuno; questa è prerogativa dell'Ordine. Il nostro compito di base è aiutare coloro che desiderano seguire il sentiero e offrire loro un legame più diretto con esso. Ricordate che l'Associazione Rosacrociana ha avuto origine da un impulso dovuto ai Fratelli Maggiori. L'impulso alla base dell'associazione partì dall'Ordine, ma è portato avanti da uno solo dei Fratelli Maggiori. E' proprio Questo il Maestro a cui Max Heindel si riferisce nei suoi scritti.

Quale importanza ha il Maestro nel nostro personale sviluppo?

Il suo primo scopo è quello di indicarci la via. Egli ci aiuta a trovare la direzione di cui abbiamo bisogno per vivere la vita spirituale. La cosa importante da ricordare, però, per non inorgoglirci, è che Egli non si occupa singolarmente dei vari aspiranti. "Avete mai incontrato una istituzione, dall'asilo all'università, con un insegnante per ogni scolaro?", non ve ne sono. Nessun Ministero dell'Educazione ammetterebbe un tale spreco di energie e non assumerebbe un insegnante individuale per ognuno, semplicemente perché questo o quell'altro allievo è impaziente e vuole proseguire gli studi "rapidamente". Se questo avviene in scuole di scienza fisica, come si può pensare che sia diverso per la scienza spirituale?

Possiamo quindi ripetere che i Fratelli Maggiori non fanno visite individuali all'interno dell'Associazione Rosacrociana o al di fuori di essa e chi pensa il contrario rischia di essere deluso. Essi hanno impartito degli insegnamenti che sono la base dell'istruzione di questa scuola o, imparando a vivere questa scienza dell'anima, ci prepariamo col tempo ad incontrarli faccia a faccia nella scuola degli Ausiliari Invisibili. Questo è l'unico modo. ( Lettera agli Studenti n° 63)

Lo scopo di questa lunga citazione è quello di aiutare a rettificare il fatto che l'aiuto del Maestro è più indiretto che personale. Certamente, le nostre preghiere sono esaudite quando abbiamo bisogno di aiuto, sia che le rivolgiamo al Maestro o a Dio. Se siamo sinceramente disposti a vivere secondo quanto ci è stato dato, riceveremo anche l'aiuto necessario. Solo coloro che non sono attivi e sinceri non udranno la risposta.

Che cosa si aspetta dunque il Maestro dal largo numero di studenti affidati allo sue cure? Si aspetta cieca obbedienza o un voto che lega lo studente, all'Associazione o un codice di regole e regolamenti? La risposta è sempre negativa a tutte le domande "poiché la libertà è l'eredità più preziosa dell'anima. Quindi i Fratelli Maggiori nel mondo occidentale non accetteranno un allievo che non sia libero da altri legami, e faranno attenzione che egli non si leghi a loro o a nessun altro. I Fratelli non fanno pressione, non rimproverano. La pressione deve provenire dall'interno dello Studente ed essi gli insegnano a giudicare se stesso. Essi sono amici e consiglieri. (Lettere agli Studenti n 37 e 70)

Il Maestro certamente spera che tutti continuino a crescere e a fare del loro meglio in questa vita, ma Egli non si aspetta né pretende la nostra immediata perfezione. Il Maestro è senz'altro consapevole di quello di cui abbiamo bisogno e ci aiuta, ma può farlo solo secondo il modo in cui noi svolgiamo il nostro compito. Siamo parte di una Scuola, una Scuola preparatoria per i Misteri, e abbiamo tanti compiti da svolgere prima di salire alla classe superiore.

Dobbiamo tuttavia ricordare che il Maestro lavora con noi solo durante periodi importanti di crescita e di sviluppo. La preparazione e il lavoro di base sono a nostro carico: ..."perfino i fratelli laici iniziati da loro (dai Fratelli Maggiori) non sono autorizzati ad importunarli per cose di poco conto" (Lettere agli studenti N° 63)

Gli allievi diretti dal Maestro ci aiutano fino a quando non siamo pronti a diventare simili a loro e a passare nel Mondo Invisibile in qualità di allievi e amici dei Fratelli Maggiori. Questo non deve impedirci di chiedere aiuto quando abbiamo bisogno dopo aver fatto tutto quello che potevamo fare, poiché riceveremo aiuto. L'aiuto può venire da un Ausiliario invisibile, da un fratello laico, da un discepolo o da uno di quegli esseri Spirituali che aiutano l'umanità. Paradossalmente, più impariamo a fare da soli e più diventiamo sensibili all'aiuto che non manca mai in momenti di difficoltà.

Anche se il Maestro non ci chiede nulla e non si aspetta di veder fatto del lavoro, non è così per il Sentiero Spirituale. Molti di questi principi sono stati discussi in precedenti lezioni mensili e continueremo a fare così. Sarà però utile ritornare. di nuovo su alcuni di essi.

Iniziamo con quello che riteniamo il più importante, cioè la perseveranza. Senza perseveranza non riusciremo mai a fare nulla, sia nel nostro lavoro che in qualcosa che vorremmo sviluppare, o nella quotidiana attività di igiene o fisica.

Il sentiero spirituale non richiede sforzi minori di quelli necessari per i nostri compiti giornalieri. Se desideriamo meditare dobbiamo essere perseveranti, cioè regolari e costanti. Se desideriamo aiutare gli altri dobbiamo farlo con perseveranza in modo da acquistare capacità e conquistare la fiducia altrui. Se desideriamo incontrare il Maestro dobbiamo essere perseveranti nello spandere intorno la Luce per attirare la Sua attenzione con i nostri sforzi e il nostro avanzamento. La perseveranza è necessaria per crescere.

Abbiamo accennato ad altre qualità necessarie per il sentiero spirituale: il bisogno di studiare per acquistare nozioni e capacità; la disciplina degli esercizi spirituali: la Concentrazione, Retrospezione e Meditazione insieme ad altre cose necessarie di cui tratteremo in seguito.

Nessuno deve pensare di venire trascurato dal Maestro perché quando l'allievo è pronto il Maestro si manifesta, e così inizia la fase successiva dello sviluppo, si prospetta del lavoro nuovo e si presentano nuove responsabilità. Fino a quel momento dobbiamo ricordarci che saremo aiutati quando ne avremo bisogno, ma la parte maggiore del lavoro dipende dai nostri sforzi.

Agli studenti che volessero maggiori informazioni sul contenuto di questa lezione suggeriamo di cercare i riferimenti al Maestro e ai Fratelli Maggiori nei libri Cosmogonia dei Rosacroce e Lettere agli Studenti. Se il soggetto del vostro studio venisse incluso nella meditazione, acquistereste molto di più di quanto potete fare mediante i libri e le lezioni.

 

 

 


 

 

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A.C.R.O. - Gruppo di Studi Rosacrociani di Roma - 
Centro Autorizzato della Rosicrucian Fellowship
Centro promotore della Comunità Rosa+Croce Internazionale
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